I CAZZANIGA DI BARZANO’: IMPRESSIONISTI DEL LEGNO
Di Luciano Gulli (Il Giornale)
Il primo fu Pasquale, detto Pasquìn. Negli anni Venti del secolo scorso, quando c’erano ancora le Corporazioni del Legno, Pasquale Cazzaniga era il direttore della “Proserpio”. Un nome che per architetti come Giò Ponti e Giovanni Muzio (per non dire di Melchiorre Bega e Piero Portaluppi) era una garanzia di qualità, di competenza, di saper fare.
La “Arredamenti Cazzaniga” nasce nel 1946, quando Pasquìn decide di mettersi in proprio imbarcando sullo stesso vascello il figlio Livio e il (futuro) genero Carlo. Ma è Livio –pittore e insieme appassionato artigiano- a imprimere un indirizzo diverso a un’azienda saldamente ancorata alla tradizione. Basta con i lavori di routine, ancorché impeccabili, dice a se stesso Livio il pittore, ammaliato dagli impressionisti e commosso da Caravaggio e Vermeer. Negli anni che seguono, anni intessuti di fervore creativo, Livio immagina, fantastica grandi architetture in legno, geometrie ardite. Carlo traduce, al grande bancone da disegno, le visioni di Livio: una rivisitazione degli stili classici francesi, il Luigi XV e il Luigi XVI. Ma anche i grandi arredi “rustici” con il rovere proveniente dalle vecchie cascine lombarde che vanno sparendo. Sono gli anni delle fastose boiseries a casa del conte Borletti a Milano, delle case a Saint Moritz e a Verbier, di villa Passalacqua a Moltrasio, di villa Oleandra a Carate Urio e dei palazzi dell’aristocrazia e della borghesia colta di Milano. Comincia la saga dei Cazzaniga.
Nel 1977 entra in azienda il figlio di Livio, Gabriele. Ed è sotto la sua regia -insieme con il cognato Emilio Redaelli- che la bottega di Torricella si trasferisce nel grande e moderno stabilimento di via Figliodoni. La quarta generazione è rappresentata dai “figli di”: Andrea, figlio di Gabriele, ed Emanuele, figlio di Emilio. Ma a dare una mano in azienda ci sono anche le sorelle di Gabriele: Laura, moglie di Emilio, conosciuta a livello nazionale nel mondo della danza “standard”; ed Elena, che alla quotidianità della gestione aziendale rivolge la sua costante dedizione.
Non era facile, apparentemente, coniugare il mondo cromatico di Livio (Gianni Brera era uno dei grandi estimatori del Livio pittore) con l’esigenza di stare al passo coi tempi. La sciarada venne risolta dando retta agli estri pittorici del Maestro. Così, mentre Livio transitava dal figurativo all’informale, sempre precedendo di un poco i tempi, l’azienda cresceva rapidamente, somigliandogli. La produzione degli arredamenti in stile (rigorosamente ed esclusivamente su misura, come sempre) è stata affiancata a quella degli ambienti più vicini al gusto contemporaneo e alla fattura di allestimenti pensati per barche di prestigio. Già. Perché c’è anche una divisione arredamenti navali, ora, ultima nata in famiglia.
Legni esotici come il teak, il wenghè, e i metalli più lucenti convivono con il vecchio, intramontabile rovere e il noce. Ma la finitura e la lucidatura sono sempre realizzate come vuole la tradizione artigianale sette-ottocentesca: cere, gommalacca, patine.
Oggi l’azienda “Cazzaniga e Redaelli Arredamenti” risponde ai canoni di intraprendenza, qualità e dinamismo che i tempi richiedono. Gli ambienti di lavoro sono ampi e ospitali, e il laboratorio è dotato di macchinari tecnologicamente avanzati.
Negli uffici è approdata la quarta generazione della famiglia con gli architetti Andrea ed Emanuele che progettano e amministrano l’attività.
CHI VIENE DA NOI
“Chi è il vostro cliente-tipo? E cosa si aspetta da voi?” chiese un giorno un giornalista a nonno Livio, fondatore e nume tutelare della nostra azienda. Questa la sua risposta. “Viene da noi chi ha il gusto di un lavoro fatto con passione e pazienza. Da noi si lavora ancora come cento anni fa. Le macchine sono cambiate, ovviamente, in risposta alle progressive evoluzioni tecnologiche. Ma qui si pialla ancora a mano. A mano si dà anche l’ultima lucidatura. Mentre i materiali sono ancora quelli tipici della nostra ebanisteria: rovere, noce, con una predilezione per i legni antichi recuperati”.
Appunto. Sicché il connubio fra le tecnologie più avanzate e i nostri artigiani altamente specializzati garantisce un prodotto di alta qualità realizzato rispettando la tempistica promessa e le aspettative del cliente più esigente.